il picolo regno di Forte Stella

 

Il piccolo Regno di Forte Stella


Palazzeschi nel suo libro Lasciatemi divertire scriveva:
Buffi sono tutti coloro che per qualche caratteristica, naturale divergenza e varia natura, si dibattano in un disagio fra la generale comunità umana; disagio che assume ad un tempo aspetti di accesa comicità e di cupa tristezza.

Ecco questa è la sensazione che proviamo a fronte dei racconti che ci giungono in proposito del Forte Stella e della sua fruizione. All’ingresso di questa storica fortezza , costruita attorno al 1554, sovrasta una scritta che avverte trattarsi di Proprietà privata, infatti l’ingresso viene regolarizzato ai turisti come in tutte le altre fortezze di Cosmopoli, previo pagamento di un balzello o se preferite biglietto d’ingresso.

La domanda sorge spontanea diceva Lubrano: Il Forte Stella è Demaniale o privato?

Nel 2001 una sentenza eliminava il proibizionismo che da anni imperversava in quasi tutte le coste dello stivale includendo i siti storici, la sentenza aveva valore nei casi in cui fosse negato un bene demaniale destinato all’uso dei cittadini.

In passato le abitazioni del Forte stella di proprietà crediamo dell’Ilva furono vendute (con la condiscendenza del comune) a privati e qui sta il mistero ben poco gaudioso che nessuna delle amministrazioni che si sono succedute ha mai cercato di svelare: Quale è stato il ruolo delle Belle arti in tutto questo? Quale le responsabilità Comunali? Se si è venduto le abitazioni le mura e i camminamenti pedonali che collegano l’antica struttura sono private o demaniali?

Si dice che nel sottosuolo del piazzale dello “Stella” esistano camminamenti che giungono sino alla De Laugier, e addirittura al mare, anche questo è privato? Ed il faro fatto costruire dal Granduca Leopoldo di Lorena è privato e bisogna pagare un ticket per ammirarlo? Non lo sappiamo ma vorremmo tanto che qualcuno ci spiegasse come veramente stanno le cose, non ci piace pensare ad un piccolo potentato autonomo all’interno della nostra città.

Nel frattempo i visitatori si vedono negare dai nuovi reggenti le riprese con la loro telecamera, ed i ferraiesi, che per bontà delle loro signorie, hanno accesso gratuito, devono seguire un orario prestabilito per visitare una pezzo di storia che da sempre gli appartiene.

                                                                                                        Fabrizio Prianti




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